Maresca: “Con Maignan mi sono comportato come un fratello”
“Mi sono comportato da fratello maggiore, ho provato sincero dispiacere per lui – ha detto l’arbitro Maresca che ha interrotto la contesa per alcuni minuti -. Maignan era chiaramente colpito sul piano emotivo: che disagio ho provato per quei buu beceri”.
“La linea dell’Aia e del designatore Rocchi non ammettono equivoci e io mi sono limitato a seguirli, come è mio dovere” ha aggiunto il 42enne della sezione di Napoli. “Il giocatore era prostrato emotivamente, in modo evidente, io gli ho appoggiato una mano sulla spalla ma lui è andato autonomamente dal quarto uomo e rappresentare la situazione. Il quarto uomo mi ha informato e quindi ho cercato di rassicurare Maignan, anche sul piano umano, nel caso avesse avuto una reazione forte: qualsiasi cosa accada, gli ho detto, rivolgiti a me, ora faccio fare l’annuncio. Così è avvenuto, come è standardizzato – prosegue Maresca – poi è stato ripetuto l’annuncio, sempre agli altoparlanti, e poi c’è stata la prevista sospensione della gara. L’arbitro può poi invitare le squadre a lasciare il terreno di gioco, cosa che però non è successa ieri. Nei casi più seri, si potrebbe arrivare alla interruzione della partita, sentendo il responsabile dell’ordine pubblico, ma non è stato necessario arrivare nemmeno a questo. In quei momenti – sottolinea Maresca in merito alle sue sensazioni e reazioni -, ho provato grave disagio, per il giocatore ma anche per la situazione. Chi prova amore per questo sport, giocatori, arbitri, tifosi provano dolore a vedere interrotta una partita per un evento così becero, per il comportamento di alcuni. Perché solo di alcuni si tratta e non bisogna generalizzare”.