Nella serata di ieri Vincenzo Italiano ha scritto una pagina storica del calcio nostrano, riportando il Bologna ad un successo che mancava da ben 51 anni: la vittoria della Coppa Italia.
A farne le spese il Milan, al termine di una stagione disastrosa.
Una vita dedicata al calcio quella del classe 1977 natio di Karlshrure (Germania), ma cresciutoa Ribera, ridente paesino delle coste siciliane.
È lì che Vincenzo muove i suoi primi passi da centrocampista (passerà una vita nel Verona, sia Hellas che Chievo ndr), prima di iniziare la sua gavetta come allenatore: il suo primo incarico fu alla Vingontina San Paolo, in serie D.
Da lì inizia la sua gavetta e la sua cavalcata: vincerà la Serie C1 alla guida del Trapani, prima di conquistare la Serie A con lo Spezia.
Nella prima stagione nella massima Serie, Vincenzo Italiano si distingue per idee e mentalità di gioco: un allenatore propositivo, capace di valorizzare al massimo il materiale che ha e capace di salvare lo Spezia alla sua prima stagione nella massima serie (si piazzerà 15° ndr).
Tanto è che arrivano le attenzioni dei grandi club: il Milan si informa, ma è la Fiorentina ad affondare il colpo ed ad aggiudicarsi le sue prestazioni.
Con la Viola riesce, a primo colpo, a qualificarsi alla Conference League, dopo 5 stagioni di assenza della squadra toscana nelle Coppe Europee.
Successivamente i gigliati arriveranno in finale di Conference League per ben due anni consecutivi, non riuscendo però a trovare la vittoria.
Anche in Coppa Italia la Fiorentina si deve arrendere, nel 2022-2023, in finale contro l’Inter.
La scorsa stagione Italiano è stato chiamato a guidare la panchina del Bologna, dopo la storica annata di Thiago Motta.
Nonostante qualche difficoltà iniziale ed il compito non semplice di guidare i rossoblù in Champions League, i felsinei si son ben comportati in campionato (dove lottano per un posto in Champions League) ed hanno ottenuto la vittoria in Coppa Italia, a coronamento di una stagione in crescita sia per la squadra che per l’allenatore.
Il suo calcio offensivo e propositivo piace, le sue squadre sono sempre in possesso del pallino del gioco e le verticalizzazioni improvvise rendono il tutto imprevedibile.
Adesso, con la vittoria della Coppa Italia, può essere giunta la giusta consacrazione del mister e, su di lui, si registrano movimenti da parte di Milan e Napoli.
Probabilmente lasciare Bologna potrebbe essere, oggi, un azzardo (per info contattare Thiago Motta). Ma è pronto Italiano per una panchina da vertice?