Il Lione è stato ufficialmente retrocesso in Ligue 2 da parte della DNCG, l’organo di controllo finanziario del calcio francese, nonostante il sesto posto in campionato e l’accesso all’Europa League.
Perché la retrocessione
Alla base della decisione ci sono debiti di 175 milioni di euro.
Già a novembre 2024 la DNCG aveva imposto blocco del mercato e tetto salariale, emettendo un primo avvertimento prima della retrocessione d’ufficio.
A nulla sono servite anche cessioni importanti come quella di Cherki per 42,5 milioni di euro al Manchester City.
Il Lione risponde e annuncia ricorso
Il club ha annunciato ricorso immediato, citando investimenti azionari e nuove liquidità arrivate dalla vendita del 43 % del Crystal Palace, oltre a cessioni importanti come quelle di Maxence Caqueret e Rayan Cherki.
John Textor, proprietario, contesta la decisione: “Abbiamo più che sufficienti risorse per la stagione 2025/26” ed è pronto a ricorrere in ogni modo contro la decisione.
Conseguenze europee – Crystal Palace non corre rischi
La retrocessione può aiutare a superare le norme UEFA sul Multi‑Club Ownership: Lyon fuori dall’Europa, Palace evita sanzioni nelle competizioni europee.