Vigilia di Real Madrid-Juve, le parole di Tudor in conferenza stampa: “Crisi? Ci vuole onestà intellettuale, solo partite difficili. Critiche? Non leggo i giornali.”

Tudor: "Alla Juve un pareggio sembra una sconfitta, ma abbiamo giocato solo partite difficili. Autocritica? Sempre fatta, sono il primo critico di me stesso."

Vigilia di Real Madrid-Juve: un Tudor molto diretto e leggermente nervoso ha spiegato a tutti come vede l’apparente periodo nero della sua squadra.

A 24 ore dal big match del Bernabeu, Igor Tudor e Khéphren Thuram hanno parlato in conferenza stampa affrontando diversi temi.

Domande rivolte a K.Thuram. Come si reagisce al periodo no?

“Io e i compagni ci siamo parlati per avere un confronto sul periodo che stiamo attraversando, ma abbiamo un ottimo allenatore che crede in noi e siamo fiduciosi.”

Come si ferma Mbappé?

“Domani giochiamo contro una grande squadra ma anche noi lo siamo, per questo vogliamo fare risultato. Mbappé? Lo conosciamo bene, sappiamo che tipo di giocatore è anche grazie a questo inizio di stagione. Kylian e Dembélé sono i migliori al mondo.”

Quali responsabilità hai e avete voi giocatori?

“La nostra responsabilità è basata sul vincere, perché molti poi parlano del nostro allenatore. Noi abbiamo fiducia nel mister e vogliamo vincere tutte le partite. Non possiamo giocare con la paura, siamo fiduciosi perché ci sono persone che credono in noi e non dobbiamo avere timore di nulla.”

Hai parlato con tuo padre e tuo fratello in vista di domani?

“Non ho ancora parlato con loro, ma come già accennato, vogliamo vincere e dare il massimo domani. Ruolo? Gioco dove vuole il mister.”

Domande per Tudor. Con che stato d’animo arrivate alla partita?

“Le motivazioni si trovano da sole quando giochi partite come questa. Speriamo di fare una grande partita. Io arrabbiato per le critiche? Non leggo i giornali, né quando vinco né quando perdo. Non penso a me, all’uomo, ma sono concentrato solo sulla squadra e sul lavoro che ci aspetta. Sicuramente potevo fare meglio, ma rimango concentrato sul bene della Juve.”

Come sta Cabal e quando potrà tornare?

“Juan si è sfortunatamente fatto male, è un peccato sia per lui che per noi. Credo che tra un paio di settimane potrà tornare in gruppo: è importante per la squadra.”

Avrebbe voluto giocare questa partita in un momento diverso?

“Si parla sempre di momento no e di crisi. Ma se io, da allenatore, guardo le partite giocate e faccio un’analisi, vedo cose diverse. Non so chi fa il calendario, ma tra le 3 partite di Champions (contro Borussia Dortmund, Villarreal e Real Madrid) e quelle di Campionato (Inter, Atalanta, Milan) di fila, non posso guardare solo il risultato. Mi baso su altre cose e valuto di partita in partita.”

“Può essere vero che abbiamo patito, ma l’analisi dev’essere giusta. Ottime prestazioni con Inter, Dortmund e Atalanta, poi a Villarreal fino al 90′ eravamo in vantaggio, a Verona non ci danno rigore ed espulsione e poi è arrivato il Milan in casa con 7 giorni di riposo. Abbiamo giocato partite difficili, e anche se non siamo stati perfetti, non si può dire solo che siamo la Juventus e si deve vincere. Se parliamo così allora abbiamo sempre problemi. La maglia pesa, per tutti, e io valuto sia il lavoro dei ragazzi che il mio: l’autocritica c’è sempre, sono il primo critico di me stesso.”

Come si argina il Real Madrid?

“Conosciamo la loro grandezza, ma noi vogliamo dare tutto sperando di farli male. Non possiamo speculare troppo, perché loro come ogni squadra hanno dei punti di forza e dei punti di debolezza, da sfruttare.”

La Juventus di domani sarà più una squadra o un club?

“Alla Juve si gioca comprendendo tutto. Sarà una partita da assaggiare in modo giusto. Mbappé? Bisognerà fare un lavoro di squadra per fermarlo, ma non dobbiamo limitare solo lui.”

Lei ha giocato al Bernabeu: cos’ha detto ai giocatori?

“Bisognerà avere un approccio giusto e la voglia costante di andare a fare gol, senza paura. Errori compiuti? Il lavoro dell’allenatore è quello di chiedersi cos’è meglio per la squadra e per i suoi giocatori. Alla Juve un pareggio sembra una sconfitta, una sconfitta sembra un 0-10. Bisogna calibrare il tutto e valutare i retroscena su episodi minimi accaduti in partite singole.”

Attaccanti in crisi? Domani giocherà Vlahovic?

“Gli attaccanti devono tirare di più. Dusan sta bene. Con quale modulo giocheremo? Scoprirete tutto domani.”

Exit mobile version