In Serie A gli attaccanti non segnano più.
La Serie A 2025/2026 sta vivendo una rivoluzione significativa nel ruolo dei marcatori.
Secondo i dati della Lega Serie A, si assiste a una flessione della prolificità delle prime punte tradizionali, con un calo evidente dei gol firmati da centravanti classici.
Questo fenomeno apre la scena a nuovi protagonisti: trequartisti e ali, sempre più determinanti nel contribuire alle reti e alle azioni decisive.
Gli attaccanti non segnano più: i numeri della realtà attuale
La classifica marcatori aggiornata dopo 11 giornate testimonia un cambiamento radicale rispetto agli ultimi anni.
Quest’anno il leader in vetta è Hakan Çalhanoglu, centrocampista regista che con i suoi 5 gol guida la graduatoria insieme a Riccardo Orsolini, attaccante esterno del Bologna.
Di contro, le punte centrali hanno segnato molto meno rispetto alla stagione precedente, dove attaccanti come Mateo Retegui avevano già raggiunto numeri ben superiori (11 gol a questo punto della stagione nel 2024/25).
In generale, sono molti i giocatori non di ruolo da prima punta che si stanno mettendo in luce con un contributo offensivo importante: Berardi, come Orsolini, di ruolo fa l’esterno offensivo mentre Anguissa è un centrocampista mediano abilissimo ad inserirsi, ma il suo compito principale non è fare gol.
Il ruolo crescente di trequartisti e ali
Chi brilla con continuità sono proprio i trequartisti e le ali, diventati ormai elementi chiave per la manovra offensiva delle squadre. Giocatori come Orsolini, Berardi, Pulisic e Paz spiccano per capacità di creare gioco e finalizzare le occasioni, amalgamando tecnica, rapidità e visione di gioco.
Anche il disegno tattico adottato da molte squadre favorisce queste figure, spesso più versatili e meno “vincolate” al ruolo di finalizzatori rispetto alle punte tradizionali.
Questa evoluzione si riflette anche nelle dinamiche del Fantacalcio, dove i centrocampisti offensivi stanno acquisendo maggior valore.
Prima non prenderle penalizza gli attaccanti
La riduzione dei gol da parte dei centravanti porta a partite spesso più equilibrate e difensive, con un aumento degli 0-0 e risultati a basso punteggio.
Le strategie offensive privilegiano la mobilità e la varietà negli attaccanti, con il conseguente spostamento dei compiti di finalizzazione verso un numero maggiore di giocatori.
Questo rende la Serie A attuale un campionato più tattico e meno dipendente dall’estro di una sola prima punta.
In Serie A sono stati segnati fin qui 228 goal, con una media di 2.2 reti a partita. Nella scorsa stagione la media finale fu 2.56, con 973 goal realizzati.
In Premier, ad oggi, si segnano 2.68 reti ad incontro al pari de la Liga Spagnola.
Conclusione
La rivoluzione dei marcatori è un segnale della trasformazione del calcio moderno in Serie A.
Meno gol da parte delle vecchie prime punte e un contributo crescente di trequartisti e ali rappresentano un cambiamento profondo nelle strategie offensive, con riflessi sul gioco, le tattiche e anche il panorama del Fantacalcio.
