Gianluigi Buffon sulla Nazionale italiana: “Andremo ai Mondiali, ma amateci di più”

L’ex capitano è convinto che bisognava rivedere i modelli tattici e tecnici

In una recente intervista Gianluigi Buffon ha compiuto un’analisi accurata e lucida di ciò che è successo alla Nazionale italiana, che nell’ultima partita contro la Norvegia ha rimediato un’inaccettabile sconfitta.

L’ex portiere capitano, 176 presenze ed un Mondiale vinto, oggi capodelegazione e direttore sportivo azzurro, ha detto la sua in merito alle ultime vicissitudini della Nazionale nella fase di qualificazione ai Mondiali 2026. Ma non solo, è andato oltre, tirando in ballo la Figc e le sue scelte nel calcio giovanile.

In primis, però, ha salvato il ct Gattuso, finito nel tritacarne mediatico dopo la sconfitta con la Norvegia, con queste parole: “Rino è il ct giusto, ha intuizioni e fa gruppo. Si vince solo così. Gattuso allena da 12 anni, è un grande professionista: non mi piace e non capisco questa prevenzione nei suoi confronti. Con lui parlo di soluzioni e idee, prima e dopo la partita, in settimana. Ma decide tutto lui, tipo il doppio 9 che è un’intuizione geniale. Ora la formula non si tocca più”.

Secondo Gianluigi Buffon, le prestazioni della Nazionale in campo non sono in discussione: ciò che bisogna rafforzare è piuttosto l’autostima, la convinzione. “I ragazzi vogliono anche essere apprezzati, hanno bisogno di affetto, di entusiasmo. Loro danno disponibilità totale. Posso fare un appello? Vogliamo bene all’Italia. Tutti”, ha detto.

Certo, non è facendo paragoni con la Nazionale del passato che si aggiustano le cose. “Io, che in Nazionale ho giocato 20 anni, so una cosa: l’Italia vince soltanto se si fa gruppo. Proprio quello che Rino sta creando. Se poi si sbaglia, bene, si valutano le colpe e tutti a casa. Ma prima no, per favore”, ha aggiunto Buffon.

Gianluigi Buffon ha riservato parole di ammirazione verso la Norvegia. “Una delle tre o quattro squadre più forti d’Europa. La Norvegia farà strada al Mondiale”.

Il discorso poi si allarga al calcio giovanile in Italia. “La tattica ha preso il sopravvento nell’età adolescenziale.  La dimostrazione è che ci sono grandi risultati nelle Under, ma poi ad un certo punto la crescita si ferma. Una cosa è certa: dobbiamo tornare ad allenare le abilità”.

Tornando alla Nazionale italiana, Gianluigi Buffon non ha dubbi: “Stiamo vivendo un periodo di transizione, e non abbiamo capito quale strada prendere. Paghiamo anche gli errori del passato. I risultati di oggi risalgono a venti anni fa, quando ci siamo adagiati sulla nostra forza, su Buffon, Cannavaro, Totti. Pensando che sarebbe stato eterno per grazia ricevuta. Già allora dovevamo ripensare a modelli tecnici e tattici, siamo stati cicale”.

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