Donnarumma e Calafiori gli unici sempre sul pezzo, il resto da rivedere
La nazionale messa in campo da Spalletti contro la Croazia, continua a mostrare segni di grande instabilità. Gli unici punti fermi nelle prime 3 partite sono stati Gigio Donnarumma e Riccardo Calafiori.
Gigio si conferma un fuori classe e para il rigore a Modric, Riccardo Calafiori mette da parte la stanchezza e fa una cavalcata verso l’aria croata per poi innescare Zaccagni con un assist al 98″ che salva l’Italia.
Il resto della formazione è da rivedere. Spalletti per l’ennesima volta posiziona al centro del gioco Jorginho che si mostra nuovamente non all’altezza della situazione, non filtra, non lancia, si riduce a piccoli tocchi al compagno più vicino senza mai essere pericoloso ed osare. Stessa cosa per Pellegrini che non solo non riesce ad essere pungente in fase offensiva ma è a conti fatti un uomo in meno a filtrare le ripartenze croate.
Le fasce fluidificano poco, e lo stesso Chiesa che viene innestato a gara in corso viene prima posizionato a destra, poi spostato a sinistra in fase d’opera e poi ancora rispostato a destra, sinonimo di confusione da parte di Spalletti. Zaccagni ci salva da una figuraccia e sicuramente è entrato con il piglio giusto.
Barella continua a fare il suo senza incidere come potrebbe, Frattesi entra e scaturisce il rigore per la Croazia toccando con la mano il pallone in aria. Retegui prima e Scamacca poi non riescono ad affondare, l’attaccante dell’Atalanta non aggancia una palla ghiotta all’86”. Di Marco e Di Lorenzo continuano ad essere spesso disattenti e poco lucidi, Bastoni si vede parare un colpo di testa piazzato a distanza ravvicinata.