Spalletti festeggia il primo successo da Ct
“Stasera bisogna essere contenti”. Parola di Luciano Spalletti, che dopo aver ammesso la delusione per il pareggio di Skopje può godersi la sua prima vittoria da Ct, un successo meritato e ottenuto dai suoi ragazzi con i piedi, ma anche con la testa. Se è vero che è mancato il colpo del ko, stavolta gli Azzurri hanno continuato a cercare il gol sino alla fine, senza mai subire passivamente la reazione dell’Ucraina: “La squadra ha mostrato un buon calcio e ha tenuto bene il campo. Loro hanno avuto due occasioni nel primo tempo, con due ripartenze nella ripresa. La squadra mi è piaciuta per tutta la partita, dobbiamo avere più qualità per fare il terzo e quarto gol”.
Ha avuto pochi giorni per calarsi nella nuova veste da Commissario Tecnico Spalletti, obbligato subito a fare punti per non perdere il treno che porta all’Europeo: “Ora possiamo lavorare con più tranquillità. Abbiamo vissuto una ventina di giorni di pressione totale nella testa, c’erano troppe cose da gestire, anche se ho avuto collaboratori incredibili che mi hanno dato una mano. Sono queste partite, queste tensioni che ti danno la misura di che uomo sei e di che reazioni hai nelle difficoltà. Sono partite in cui devi fare risultato a tutti i costi e in cui dobbiamo dimostrare che uomini siamo, soprattutto a noi stessi”.
Felice e onorato di essere sulla panchina della Nazionale (“mi sembra di stare in Paradiso tutto avvolto dall’azzurro), il Ct ribadisce l’importanza dell’attaccamento alla maglia azzurra: “Quando vuoi bene a qualcosa gli devi regalare il tuo tempo. E anche se sono dieci giorni dobbiamo dedicare il nostro tempo alla Nazionale, una cosa che dobbiamo amare tutti”.
Infine un commento ai fischi del pubblico a Donnarumma: “Ne abbiamo parlato ieri. A volte per dimostrare personalità bisogna stare zitti e andare a lavorare più in profondità. Se hanno fischiato vuol dire che hanno visto qualcosa che non va bene. Si sta zitti e si va avanti per poter migliorare. Non mi sta bene chi reagisce poi sui social, con le frasettine. La gente deve capire che ha a che fare con dei professionisti e non con dei bimbi viziati”.