Oggi alle 15 la Cetilar Arena di Pisa ospita un vero e proprio scontro salvezza: Pisa-Verona.
Pisa e Verona sono delle quattro squadre ancora senza vittorie in questa Serie A insieme a Genoa e Fiorentina.
I nerazzurri, guidati da Alberto Gilardino, sono fanalino di coda con soli 2 punti, incassando un pesante 4-0 a Bologna nell’ultimo turno; gli scaligeri di Paolo Zanetti hanno solo una lunghezza in più e vengono dal k.o. col Sassuolo.
Pisa-Verona: assenze pesanti
Sul fronte assenze, il Pisa deve rinunciare per squalifica a Touré e resta in dubbio Aebischer, rientrato solo in parte in gruppo dopo l’infortunio.
Possibile esordio dal 1’ per Cuadrado, che potrebbe essere impiegato come trequartista dal tecnico dei toscani. In difesa ballottaggio tra Caracciolo e Bonfanti per affiancare Canestrelli.
Per il Verona, rientra Valentini nel terzetto arretrato, mentre Mosquera sarà solo in panchina e Harroui non è al meglio.
Probabili formazioni
Probabili formazioni Pisa-Verona
PISA (3-5-1-1): Semper; Canestrelli, Albiol, Caracciolo; Angori, Akinsanmiro, Marin, Hojholt, Leris; Tramoni; Nzola.
Allenatore: Gilardino.
VERONA (3-5-2): Montipò; Unai Nunez, Nelsson, Valentini; Belghali, Serdar, Gagliardini, Bernede, Frese; Orban, Giovane.
Allenatore: Zanetti.
Il gol è una chimera
Pisa e Verona sono le formazioni meno prolifiche di questa Serie A: appena 3 gol segnati dai toscani, 2 dai veneti nelle prime sei giornate.
Entrambe mandano in rete solo due marcatori diversi, a testimonianza di limiti offensivi marcati. Dal punto di vista difensivo, il Verona è la squadra che subisce più reti nei primi 15 minuti di gara (3 gol incassati in quel segmento).
Per trovare una vittoria del Pisa in massima serie bisogna tornare addirittura al maggio 1991; i veneti, invece, hanno festeggiato tre punti l’ultima volta a Empoli lo scorso maggio.
Curiosamente, il Pisa non vince contro i gialloblù dal dicembre 1988 e il Verona manca i tre punti all’ ex Arena Garibaldi da quasi quarant’anni (1985).
A livello individuale, spiccano due “stakanovisti”: Canestrelli e Caracciolo del Pisa e Nelsson del Verona, unici ad aver giocato tutti i minuti stagionali fino a oggi.
Il match ha quindi il sapore della sfida già decisiva per la stagione: chi esce sconfitto rischia di sprofondare ancor più nel tunnel della crisi.
Il Pisa proverà a sfruttare la spinta del pubblico di casa e la qualità di Nzola davanti, ma servirà molto di più in termini di efficacia offensiva. Il Verona, invece, è chiamato a mostrare maggiore personalità nei momenti chiave e ad aumentare la produttività delle sue punte.
Un dato mentale non banale: Gilardino ritrova da avversario il club dove collezionò 43 presenze e 6 reti da calciatore, spingendo a motivazioni particolari in una gara che mette già in palio punti pesantissimi per la corsa salvezza.
Pisa-Verona: tanti duelli individuali
Potrebbero essere i singoli duelli ad essere decisivi.
Nzola contro Nelsson sarà un confronto di potenza. L’attaccante angolano del Pisa dovrà fare a sportellate con il centrale danese, leader difensivo del Verona. Gilardino chiederà a Nzola di muoversi tra le linee e difendere palla spalle alla porta per aprire spazi ai compagni, ma Nelsson eccelle nei duelli individuali e nelle chiusure preventive. Chi vincerà questo scontro determinerà molto della pericolosità offensiva nerazzurra, dato che il Pisa fatica a segnare e vive delle giocate del suo centravanti.
Marin contro Gagliardini è la sfida più interessante a centrocampo. Il romeno è il regista tecnico del Pisa, incaricato di dare ritmo e creare linee di passaggio pulite; l’ex Inter, invece, è chiamato da Zanetti a usare copertura e pressing per rompere il palleggio avversario. Questo duello influenzerà la fluidità della manovra: se Marin avrà spazio, il Pisa potrà alzare il baricentro, mentre se Gagliardini riuscirà a schermarlo, il Verona potrà colpire in transizione.
Tramoni e Valentini sarà da seguire sulla trequarti. Il fantasista del Pisa agirà alle spalle di Nzola, trovandosi spesso a contrasto con Valentini, tornato titolare nella difesa a tre gialloblù. Tramoni dovrà muoversi tra le linee per creare superiorità numerica, ma Valentini cercherà di accorciare in anticipo per disinnescare le sue giocate. Gilardino punterà su lui per dare imprevedibilità al possesso, mentre il difensore veronese dovrà fare attenzione a non rompere l’equilibrio del reparto.
Caracciolo contro Orban può andare in difficoltà. Oggi capitano del Pisa ma ex Verona il difesnore dovrà marcare stretto l’ex Hoffeneim, punta giovane e istintiva che segna spesso nel finale di gara. Il duello mescola esperienza e fame: Caracciolo conosce bene l’ambiente scaligero e dovrà guidare la retroguardia contro un attaccante che vive di istinto e accelerazioni improvvise. Sarà un confronto emotivo e simbolico tra due generazioni di leader difensivo e offensivo.