Manchester City-Inter, i nerazzurri hanno speso un terzo dei Citizens: capolavoro di Marotta
Il Manchester City che si presenta a Istanbul ha una taglia tre volte superiore rispetto a quella dell’Inter, almeno considerando la somma dei singoli cartellini acquistati in questi anni: 885,8 contro i 296 milioni che sono serviti per assemblare la squadra di Inzaghi. Come dire, lì dove non ci sono sterline e petrolio, arrivano le buone idee.
Non è un caso, si legge su La Gazzetta dello Sport, che la somma di Onana, Acerbi, Calhanoglu, Mkhitaryan e Acerbi, quasi metà della squadra titolare, sia costata praticamente zero se si esclude il milioncino di indennizzo alla Roma per il centravanti bosniaco. Marotta in questo modo ha creato un istant team capace di stupire l’Europa. In questo quadro, i 37 milioni spesi per Barella o i 31 per Bastoni sono investimenti lucidi e mirati, mentre i 31 per Correa sanno di spreco. I 37 investiti su Skriniar, forse, andavano “difesi” meglio, evitando il doloroso addio a zero dello slovacco.
Manchester City-Inter: quando le idee “forse” valgono più dei soldi
Se si volge lo sguardo nella reggia di Pep c’è Grealish per il quale l’emiro ha speso 113 milioni. In totale ci sono 13 Citizens costati più del giocatore più caro della rosa di Inzaghi. Perfino una meteora come Kalvin Phillips è stata pagata una decina di milioni più di Barella, ma quei 60 per la clausola di Haaland sono l’esatto opposto. Sono l’intuizione che compensa ogni esagerazione.