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La moglie di Beccalossi: “È stato in coma per 47 giorni"

Un grande spavento per Evaristo Beccalossi, ex stella dell’Inter. La moglie Danila, in un’intervista al Corriere della Sera, ha parlato del periodo complicato del Capodelegazione della Nazionale Under 20. Beccalossi si è risvegliato dopo 47 giorni di coma.

Il 9 gennaio la sua vita ha subito un improvviso cambiamento: “Un amico che lo doveva accompagnare a Pavia arriva a casa sua e lo trova in stato confusionale. Avvisa subito mia figlia Nagaja che abbandona la cena con gli amici e si precipita dal papà. Evaristo era cosche te, parlava ma non tutto quello che diceva aveva un senso. Decidiamo di portarlo subito all’ospedale Fondazione Poliambulanza di Brescia che non finirò mai di ringraziare, per la dedizione e l’impegno dimostrati nelle cure”. Aggiunge: “A pronto soccorso lo sottopongono subito alla tac che evidenzia un’emorragia cerebrale”.

Due giorni dopo la situazione peggiora: “Si è aggravato ed è entrato in coma”, dice Danila. “E’ stato intubato, ricoverato in terapia intensiva. E’ stato il momento più duro perché i medici con lucida onestà ci hanno avvisato: “Non sappiamo se arriva a domani”.

Poi il sospiro di sollievo ed un percorso di rieducazione: “Ora ha davanti il percorso di rieducazione, è ancora lunga. Ma, come da giocatore, mica ha voglia di allenarsi. Quando deve andare in palestra sbuffa. Le partite dell’Inter le vede a sprazzi sul telefonino ma quando la figlia Nagaja (conduttrice di Inter Channel, ndr) prima della semifinale con il Barcellona gli ha chiesto “babbo, chi va in finale secondo te?” ha risposto: l’Inter, ovvio”. Il 27 febbraio è stato il giorno in cui si è risvegliato: “A Pasqua tutte le infermiere gli dicevano “auguri Becca”. In quel frangente si è reso conto del tempo che aveva passato in ospedale: era entrato a ridosso delle vacanze di Natale e si era ritrovato a Pasqua”.