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UFFICIALE: Ancelotti è il nuovo CT del Brasile

Carlo Ancelotti è ufficialmente il nuovo commissario tecnico della nazionale brasiliana. L’annuncio è arrivato oggi dalla Confederazione Brasiliana di Calcio (CBF), segnando un momento storico: per la prima volta in 111 anni, la Seleção sarà guidata da un allenatore straniero.

Ancelotti assumerà l’incarico il 26 maggio 2025, subito dopo la fine della sua esperienza al Real Madrid, dove ha scritto una pagina memorabile della storia del club con 15 trofei vinti, tra cui tre Champions League e due titoli nella Liga. Il debutto sulla panchina verdeoro è previsto per il 5 giugno contro l’Ecuador, seguito dalla gara contro il Paraguay il 10 giugno, entrambe valide per le qualificazioni al Mondiale 2026.

Il presidente della CBF, Ednaldo Rodrigues, ha commentato con entusiasmo l’arrivo del tecnico emiliano: “Con Ancelotti non prendiamo solo il miglior allenatore della storia recente, ma lanciamo un messaggio chiaro al mondo: il Brasile vuole tornare sul tetto del calcio”.

Il contratto avrà durata fino al Mondiale 2026, con possibilità di estensione fino al 2030.

Da Madrid al Brasile: Ancelotti ritrova i suoi talenti

Ma se la scelta di Ancelotti segna una svolta epocale per la federazione brasiliana, non è affatto una sorpresa per alcuni dei suoi futuri giocatori. A Madrid, infatti, Ancelotti ha costruito un rapporto speciale con diversi talenti brasiliani, in particolare con Vinícius Júnior, Rodrygo e Éder Militão. La crescita esplosiva di Vinícius, diventato uno dei giocatori più decisivi del panorama mondiale, è avvenuta proprio sotto la guida del tecnico italiano. Con Ancelotti, il numero 7 del Real ha trovato continuità, fiducia e un ruolo centrale nel progetto tattico, fino a diventare un simbolo della nuova generazione madridista.

Lo stesso si può dire per Rodrygo, che ha beneficiato della gestione paterna e intelligente di Ancelotti. “Il mister mi ha aiutato a capire come gestire i momenti difficili e come migliorare nella lettura del gioco”, aveva dichiarato il fantasista paulista in un’intervista del 2024. Entrambi i giocatori hanno spesso parlato pubblicamente del loro affetto per l’allenatore italiano, lodandone la capacità di creare un ambiente positivo e vincente.

Éder Militão, altro pilastro del Real e della nazionale brasiliana, ha anch’egli espresso stima e rispetto per Ancelotti, definendolo “uno dei pochi tecnici capaci di farti sentire importante anche quando non giochi”.

Con un gruppo già abituato a lavorare con lui e con un potenziale tecnico straordinario a disposizione, Ancelotti avrà ora il compito di costruire una squadra solida, ambiziosa e competitiva. Dopo il fallimento in Qatar e anni di transizione, il Brasile punta al sesto titolo mondiale con rinnovato entusiasmo. E con “Carletto” al timone, la Seleção sembra pronta per tornare a scrivere la storia.