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Pagelle Real Madrid-Juventus: bene Di Gregorio e Vlahovic, delude Yildiz

Le pagelle di Real Madrid-Juventus: nei Blancos brillano Carreras e Guler, nei bianconeri ottima prestazione di Di Gregorio, autore di tre miracoli, e di Dusan Vlahovic.

Le pagelle del Real Madrid

COURTOIS 7,5. Viene chiamato in causa sin da subito con due parate su Mckennie e Gatti; nel secondo tempo salva il risultato sul tiro di Vlahovic.

VALVERDE 6. Continua ad essere impiegato come terzino destro, ruolo che limita le sue doti offensive. Ciò non implica il fatto che non lo faccia bene, anzi.

MILITAO 6. Gestisce la linea difensiva alzandosi e abbassandosi a seconda delle situazioni, sempre con solidità. Rischia tantissimo nel secondo tempo sull’occasione di Vlahovic, con il serbo che lo brucia in velocità.

ASENCIO 6,5. Gioca una partita precisa e attenta; con un intervento prodigioso salva su Openda nel finale, complice la passività del belga.

CARRERAS 6,5. Parte insicuro perdendosi Kalulu che in più occasioni si fa trovare libero, ma nel secondo tempo offre una masterclass chiudendo tutte le linee di passaggio.

TCHOUAMENI 6. Compie il solito lavoro invisibile ma importante, dando equilibrio alla squadra senza particolari spunti.

BRAHIM 6,5. Fa sudare l’intero reparto difensivo della Juventus a suon di dribbling e qualità nello stretto. Nel secondo tempo sfiora il 2-0 su ribattuta, poi viene limitato dalla retroguardia bianconera.

GULER 7,5. Ogni azione costruita dai Blancos passa dai suoi piedi. Smista, imposta, recupera, aggredisce e calcia. Il turco è l’uomo più importante per Xabi Alonso da quando è alla guida del Madrid. Semplicemente insostituibile.

BELLINGHAM 7. Il gol decisivo fa lievitare il voto della sua prestazione, piuttosto modesta fino a quel momento. Gli si riconosce il killer instinct che gli permette di sfuggire a Kelly e di arrivare sul pallone dopo il palo di Vinicius.

VINICIUS 7,5. Il brasiliano è decisamente il più ispirato del reparto offensivo madridista. Punta continuamente, salta chiunque e illumina per i compagni. È lui il principale artefice del gol decisivo: salta tre uomini e calcia sul palo il pallone che arriva poi sui piedi di Bellingham.

MBAPPE 6,5. Riceve poco il pallone, ma quando lo ha tra i piedi risulta fulminante. Viene limitato da Rugani, nonostante arrivi al tiro per due volte, trovando un mostruoso Di Gregorio. Serata non indimenticabile per il francese.

CAMAVINGA 6 (dal 74′). Subentra a Guler e gestisce pochi palloni, riuscendo però a tenere la linea difensiva più bassa e prudente.

GARCIA F.-MASTANTUONO-GARCIA G. s.v. (dall’84’).

All. XABI ALONSO 6. Il Real vince col minimo sforzo e, a dirla tutta, non trasmette né sicurezza dietro né tantomeno un gioco dominante e arrembante. Fattuale è però il punteggio pieno in 3 giornate di Champions e l’impiego costante di giovani come Guler e Mastantuono, sempre più decisivi e al centro del progetto dei Blancos.

Le pagelle della Juventus

DI GREGORIO 7,5. Miracolo nel primo tempo su Mbappé, doppio miracolo nel secondo sempre sul francese e successivamente su Brahim. Nonostante le critiche, il portiere italiano offre una prestazione da urlo al Bernabeu.

GATTI 6,5. Gioca una gara attenta in fase difensiva, gestita con sportività e personalità. Impegna Courtois nel primo tempo e in fase di impostazione offre un pallone d’oro a Openda, non sfruttato dal belga. Miglior partita della stagione.

RUGANI 6,5. Tiene bene su Mbappé, forse il cliente peggiore che potesse capitargli in questo periodo. Non delude mai, nonostante le aspettative su di lui continuino ad essere basse senza un’apparente ragione.

KELLY 5,5. Gioca come al solito una partita molto attenta e precisa, con personalità nell’uscita palla al piede. Pesa la marcatura persa su Bellingham in occasione del gol dell’1-0, dove si dimostra poco reattivo. 

KALULU 6. Torna ad essere schierato largo a destra e ha a disposizione una marea di occasioni da poter sfruttare. Non riesce ad incidere in fase offensiva, ma difensivamente mostra le solite doti.

THURAM 6. Parte forte con due percussioni palla al piede, rompendo linee di passaggio e sfuggendo a diverse marcature. Nel secondo tempo esce un po’ di scena e viene sostituito al 62′.

MCKENNIE 6,5. Nonostante lo scetticismo iniziale, gioca una grande partita. Non perde un pallone e prende sempre la scelta giusta, gestendo bene le occasioni a seconda delle situazioni.

KOOPMEINERS 6. Come mezz’ala nel 3-5-2 di Tudor sembra essere a suo agio, come ribadirà poi nel postpartita affermando di non voler agire troppo offensivamente. A volte scolastico nelle uscite palla al piede, ma tutto sommato dà ordine dietro e garantisce raddoppi e coperture.

CAMBIASO 5,5. Parte bene, soprattutto in fase offensiva, ma nel secondo tempo fatica a contenere le offensive dal suo lato e perde anche lucidità palla al piede. 

YILDIZ 5,5. Tante aspettative, poca sostanza. Tudor gli affida la fascia al Bernabeu, ma il turco combina davvero poco. Ha pochi palloni a disposizione, ma li gestisce tutti con timidezza e poca lucidità.

VLAHOVIC 7. Gioca una partita da leader tecnico e carismatico. Lotta su ogni pallone, vince duelli, ripulisce, imposta, si abbassa e gioca spalle alla porta. Grande prova del serbo. Stona il gol sbagliato davanti a Courtois dove però arrivava da 50 metri di corsa superando Militao. Impossibile chiedergli di più.

CONCEIÇAO 6 (dal 62′). Entra per spaccare la partita ma Xabi Alonso lo sa e indica ai suoi la via per arginarlo: portoghese sempre raddoppiato e chiuso.

DAVID-LOCATELLI 6 (dal 74′). Entrambi entrano bene in partita, con l’italiano che prova ad illuminare con qualche imbucata non sfruttata e il canadese con delle percussioni interessanti.

OPENDA 5 (dal 74′). Entra in campo con l’atteggiamento giusto, ma sbaglia ogni giocata e scelta. Molle nella gestione e nei contrasti; all’86’ non sfrutta un pallone d’oro servitogli da David calciando tardi e con debolezza. Serve altro per prendersi la Juve.

KOSTIC s.v. (dall’88’).

All.TUDOR 6. Mette in campo una Juve ordinata e umile, soggetta all’inevitabile atteggiamento offensivo del Real Madrid. La squadra lo segue e lui le prova tutte per trovare il pareggio, che però non arriva. Il test dell’allenatore croato è passato grazie ad un buon atteggiamento mostrato. Per tenersi stretto la Juve, però, dovranno arrivare risultati e gol al più presto.