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Edoardo Bove testimonial di una legge sul primo soccorso

Il centrocampista presenterà in Senato un disegno di legge

Era il primo dicembre 2024, quando le testate giornalistiche rimbalzarono veloci la notizia del malore in campo per Edoardo Bove, accasciatosi sul terreno di gioco durante la partita Fiorentina-Inter.

Erano trascorsi appena quindici minuti dall’inizio della gara, Edoardo Bove aveva avuto uno scontro con un avversario poco prima. In panchina aveva riferito di avere qualche giramento di testa. Nulla che lasciasse presagire il malore che lo colpì poco dopo, e che rese necessario l’arrivo dell’ambulanza per trasportarlo di corsa all’ospedale Careggi. Il centrocampista della Fiorentina aveva perso conoscenza e fu ricoverato in terapia intensiva. Il match venne immediatamente sospeso.

Dopo qualche giorno, a seguito di numerosi e approfonditi accertamenti, i medici chiarirono che Edoardo Bove era stato colpito da un arresto cardiaco provocato da un’aritmia chiamata torsione di punta, una tipologia di aritmia potenzialmente fatale. A determinare tale condizione fisica aveva contribuito un livello molto basso di potassio nel sangue. Al giocatore è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo.

A distanza di quasi un anno dal malore che lo colpì inaspettatamente mentre giocava, Edoardo Bove ha accettato di essere prestare il suo volto ad un’iniziativa promossa dal senatore Marco Lombardo, che ha firmato una proposta di ddl con Carlo Calenda.

Lunedì 17 novembre il giocatore sarà in Senato insieme al Ministro Abodi, Licia Ronzulli (vicepresidente del Senato), la senatrice Simona Malpezzi e alcuni rappresentanti di organizzazioni che si occupano di primo soccorso (Italian Resuscitation Council e Salvagente Italia).

L’obiettivo principale della legge Bove è quello di rendere le manovre salvavita sempre più diffuse e di competenza comune, in modo che chiunque sia in grado di intervenire efficacemente in caso di malori e arresti cardiaci come quello capitato al giocatore della Fiorentina. Un altro obiettivo della legge consiste nel diffondere in maniera più capillare i defibrillatori (soprattutto nei luoghi di aggregazione come scuole, stadi, società sportive e aziende). Un intervento efficace e tempestivo può salvare una vita.