Italia: la strada verso il Mondiale 2026
Per gli azzurri di Gattuso avversari temibili: spauracchio Svezia in semifinale. La Scozia di McTominay come possibile ostacolo decisivo nell’eventuale finale

La chiusura del girone di qualificazione ai prossimi Mondiali è stata ingloriosa. Un secco 1-4 rifilato dalla super Norvegia di Haaland e compagni, a San Siro, ha ridimensionato e non poco l’Italia di Gattuso.
Una sconfitta pesantissima per la proporzione del risultato e per quella netta sensazione che questa Nazionale quando affronta avversarie di un certo valore si scioglie come neve al sole. Certo, il non essere riusciti a chiudere le qualificazioni con un successo ha cambiato ben poco nella stretta attualità perché questa Italia per staccare il pass Mondiale dovrà nuovamente affrontare gli spareggi di marzo che però adesso fanno davvero paura.
Resettare e ripartire sarà l’imperativo di Donnarumma e compagni che dovranno essere bravi a lasciarsi alle spalle le scorie di queste brucianti sconfitte e provare in qualsiasi modo a centrare l’obiettivo nelle due partite che si giocheranno il 26 e, auspicabilmente, il 31 marzo.
LE SEMIFINALI: IL PRIMO PASSO VERSO IL RISCATTO
Sarà giovedì, con il sorteggio di Zurigo, il giorno in cui conosceremo il percorso che si spera potrà portarci in Canada, Messico e Stati Uniti d’America. L’Italia avrà la consapevolezza di giocare la semifinale in casa ma le possibili avversarie non lasciano dormire sonni tranquilli nonostante gli azzurri siano testa di serie ed affronteranno una delle squadre di quarta fascia. Tra queste la più pericolosa è sicuramente la Svezia che ha affidato la rinascita all’inglese Graham Potter e che ha raccolto un solo punto nel proprio girone. Già il solo nome della nazionale scandinava evoca bruttissimi ricordi, se poi pensiamo che davanti può contrare su giocatori come Gyokeres ed Isak (acquistati in estate a suon di milioni da big come Arsenal e Liverpool ndr) è lecito avere paura. Insomma, è facile poter affermare che una squadra come la Svezia è meglio evitarla. Sarebbe molto più confortevole invece una rivincita con la Macedonia sempre che nell’ultimo match di qualificazione non esca battuta da quello che a tutti gli effetti sarà uno spareggio per i playoff contro il Galles. Altrimenti, tra le quattro papabili entrerebbero proprio i britannici del ct Bellamy che non sembrano insuperabili. Tra le altre ci sarebbe anche l’Irlanda del Nord (forse la più debole del lotto) e la Romania (guidata dal vecchio marpione Lucescu), ultima opzione e ripescata come la Svezia dalla Nations.
LA FINALE PALYOFF
Forse come ricorda Gattuso bisognerebbe concentrarsi su un evento per volta senza proiettare l’ambizione oltre la realtà. Ma se l’Italia dovesse superare le semifinali, la finale dei playoff riserverebbe una sfida che si preannuncia difficile quanto entusiasmante. Scozia, Slovacchia e Repubblica Ceca sono le avversarie più pericolose.
SCOZIA: La Nazionale del ct Steve Clarke può ancora qualificarsi direttamente se dovesse vincere in casa contro la Danimarca ma, se non dovesse farcela, diventerebbe il pericolo numero 1 per gli azzurri. In rosa vantano gente come il granata Che Adams, il bolognese Ferguson e i napoletani McTominay e Gilmour a centrocampo. Meritano una menzione particolare anche il capitano Robertson del Liverpool, in mediana McGinn dell’Aston Villa e gli esterni alti del Bournemouth Christie e Doak. Insomma, tra le possibili avversarie, gli scozzesi sono certamente quelli che per qualità tecnica destano maggiore preoccupazione.
LE ALTRE: Occhio anche alle outsider come la Slovacchia che ben conosce gli azzurri in quanto allenata dall’ex Napoli Calzona, consigliato da un altro ‘napoletano’ doc come Hamsik. In campo possono vantare su Skriniar e Lobotka, il bomber è Strelec del Middlesbrough. E poi ci sono i cechi del ct ad interim Jaroslav Köstl che contano sul bolognese Vitik, su capitan Soucek del West Ham e sull’ex romanista Schick in attacco. Infine, dopo l’incredibile rimonta contro l’Ungheria, attenzione anche all’Irlanda di Troy Parrott, nuovo eroe nazionale dopo la decisiva tripletta nell’ultimo turno che fa seguito alla doppietta firmata contro il Portogallo di Ronaldo.
Certo, meglio pensare un passo alla volta. Il sogno mondiale è ancora vivo. A Gattuso e i suoi azzurri l’arduo compito di realizzarlo e riportarci, finalmente, ad una fase finale di Coppa del Mondo.