
Il Derby di Milano torna a San Siro, per la prima volta totalmente dei due club, per la 12ª giornata di Serie A, con Inter e Milan in lotta per la vetta.
L’Inter di Chivu guida la classifica con 24 punti, otto vittorie e tre sconfitte, vantando il miglior attacco con 26 reti e grande solidità difensiva. Nell’ultima partita i nerazzurri hanno battuto la Lazio 2-0, confermando la loro forza e la loro qualità.
Il Milan di Allegri segue a 22 punti, reduce da un pareggio contro il Parma. La squadra di Max Allegri alterna ottime prestazioni, anche in difesa, a prestazioni opache ed è ancora in fase di rodaggio.
Il Derby della Madonnina è uno dei più antichi e sentiti del calcio italiano, con oltre 180 sfide ufficiali in Serie A. L’’Inter avrà l’occasione di interrompere la striscia negativa di cinque sfide ai cugini senza vittorie.
Probabili formazioni di Inter e Milan
Inter (3-5-2): Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Carlos Augusto, Barella, Calhanoglu, Sucic, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez.
Milan (3-5-2): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Rabiot, Bartesaghi; Pulisic, Leao.
Moduli uguali, interpretazioni diverse
Entrambe le squadre si affidano al 3-5-2, con l’Inter che predilige un pressing alto e rapide transizioni offensive. Il tridente di centrocampo nerazzurro, soprtattutto con Barella e Calhanoglu, porta dinamismo in fase di interdizione e geometrie in fase di transizione.
Il Milan punta su una mediana di qualità con Modric, mentre Rabiot svolge un ruolo dinamico da mezzala. Leao e Pulisic sono le frecce offensive da imbeccare in fase di ripartenza.
Duelli chiave
Uno degli aspetti più avvincenti del derby sarà il confronto diretto tra i singoli protagonisti.
A centrocampo si fronteggiano due interpreti di calibro internazionale che rappresentano la mente tecnica delle rispettive squadre. Hakan Calhanoglu, per l’Inter, è un giocatore dal passo dinamico e dalla capacità di verticalizzare velocemente, capace di inserimenti in area e di calciare dalla distanza con grande efficienza oltre che infallibile sui calci di rigore. Dall’altra parte Luka Modric, autentico metronomo rossonero, domina invece nell’aspetto della gestione del ritmo e della costruzione del gioco palla a terra. Sarà un match di intelligenza tattica, in cui Calhanoglu cercherà di forzare l’azione con accelerazioni, mentre Modric tenterà di impostare il gioco con geometrie e tempi precisi, provando a far girare la manovra del Milan senza concedere spazi.
In avanti, il confronto più acceso è quello tra Lautaro Martinez e Fikayo Tomori. L’attaccante argentino è un finalizzatore completo, non solo per la capacità di segnare ma anche per l’intelligenza nei movimenti senza palla, che smarcano la difesa avversaria. Tomori, difensore centrale di grande atletismo e solidità, dovrà essere pronto a leggere le traiettorie di Lautaro e a contrastarne le accelerazioni con tempismo e forza fisica.
Un altro duello tattico di rilievo interesserà le fasce laterali, dove l’Inter cerca di sfruttare le sovrapposizioni e gli inserimenti dei terzini Dimarco e Carlos Augusto. Entrambi spingono con grande intensità e cercano di creare superiorità numerica in avanti, con cross e inserimenti in area. Il Milan dovrà rispondere prontamente con i suoi esterni Saelemaekers e Bartesaghi, abili sia nelle coperture difensive che nelle ripartenze veloci.
Dati rilevanti
L’Inter eccelle con un’efficace pressione alta, con il maggior numero di tiri creati a seguito di recuperi palla offensivi in Serie A. Il Milan, strategicamente, tende ad abbassare la linea per colpire in transizione. Lautaro, Bonny e Thuram hanno totalizzato 11 gol combinati in campionato, con Calhanoglu a quota 5 reti.
Il Derby però, e qui citiamo Allegri, è una partita a sè.