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Lele Adani: “Il VAR sta uccidendo il calcio”. Anche no !

Sta diventando sempre di più uno sport nazionale attaccare il VAR fino a dire “Il Var sta uccidendo il calcio”

VAR vuol dire Video Assistant Referee che tradotto diventa: Assistente Video dell’Arbitro, che esplicitato ancora di più significa: dare all’arbitro un supporto con dei video tratti dalle tante telecamere collocate in punti strategici del campo.



Un impatto positivo, riconosciuto da tutti c’è stato sui fuorigioco, talvolta millimetrici, tal’altra riguardano solo una parte del corpo, però alla fine si è accettato il detto latino “dura lex, sed lex”, anche perchè non c’è la discrezione del giudice di gara, viene deciso dalle macchine.

Anche il gol/non gol sulla linea di porta è stato egregiamente risolto dalla tecnologia, che si è rivelata infallibile.

Diverso, invece, è stato l’impatto sulle espulsioni e sui rigori dove la valutazione è lasciata, in teoria, all’arbitro sul terreno di gioco. Al di là delle varie interpretazioni ed applicazioni dei contorti regolamenti, si dovrebbe apprezzare la possibilità offerta al giudice di gara, di fare le sue valutazioni dopo aver visionato attentamente tutte le immagini messe a sua disposizione.

Pensate alla differenza rispetto a prima, quando tutto era concentrato nell’istante in cui il fatto accadeva, l’arbitro doveva decidere solo ed esclusivamente su quello che aveva colto di quell’attimo.

Un rischio altissimo di sbagliare !

Purtroppo i fatti di domenica, a San Siro, in Milan Lazio, che, in un momento di delirio, e per far alzare l’odiens, hanno fatto dire a Lele Adani che “Il Var sta uccidendo il calcio!” dipendono solo dalla personalità e dalla capacità degli arbitri di gestire situazioni difficili e complicate dagli atteggiamenti dei calciatori e tecnici, pronti a metterlo in difficoltà.

L’arbitro, Raffaele Collu, non si è rivelato all’altezza di una gara così importante e di gestire un fallo sul quale alla fine ha commesso due errori: il primo ammettendo un rigore che per molti non c’era, il secondo sanzionando una trattenuta inesistente.