
Le pagelle di Juventus-Milan: tante insufficienze in una partita che si è rivelata conservativa e timida nonostante la grande attesa nel pre gara.
Lato Juve, bocciati ancora David, Cambiaso e Tudor: il migliore è ancora una volta Conceiçao, sostituito inspiegabilmente al 68′.
Il Milan ritrova invece un ottimo Gimenez e un Modric inesauribile; male Leao da subentrato, Pulisic rovina l’ottima prestazione sbagliando dal dischetto.
Le pagelle della Juventus
DI GREGORIO 6. Blocca facilmente un tiro centrale di Gimenez e respinge un tiro da fuori di Fofana in due tempi. Pulisic lo grazia dal dischetto e Leao gli concede una semplice parata al 90+1′.
GATTI 5,5. Concede un’occasione a Gimenez nel primo tempo facendosi sorprendere così come tutti i suoi compagni di reparto, ma poi la sua partita prosegue senza sbavature particolari. Fa rumore il gol sbagliato da pochi metri, complice un mostruoso Maignan.
RUGANI 6,5. Dimostra ancora una volta quanto sia affidabile. Scelto al posto di Bremer e non delude. Pulito, attento, sempre sul pezzo, anche con i crampi negli ultimi 15 minuti. Annulla Leao.
KELLY 5. Si spinge bene in avanti, ma commette un’ingenuità su Gimenez che costa un calcio di rigore. Non si riprende e commette subito dopo un fallo su Fofana. Prima partita insufficiente in stagione per il difensore inglese.
KALULU 5.5. Gioca nuovamente in un ruolo che non gli appartiene, tornando spesso in difesa per aiutare Gatti. Concentrato, ma spesso troppo timido in avanzamento e con cross imprecisi.
LOCATELLI 6.5. La solita certezza in mezzo al campo, gestisce e imbuca senza paura: palla spettacolare per Kalulu nel primo tempo che crossa in mezzo senza ottenere risultati. Ammonito nella ripresa, ma gioca una partita responsabile.
MCKENNIE 5.5. Non sfrutta due grandi occasioni create da Conceiçao, ma nella ripresa ci mette corsa e impegno. Non basta però.
CAMBIASO 5. Continua a mostrare superficialità e poca foga agonistica. Sbaglia scelta e giocata in quasi ogni azione. Il suo momento migliore della partita è l’esultanza sul rigore sbagliato da Pulisic.
CONCEIÇAO 7. Il migliore della Juventus, le azioni sanguinose partono sempre da lui. Serve due palloni pericolosi a Mckennie e uno a David, ma entrambi non sfruttano. Nel secondo tempo viene quasi ignorato, ma ogni volta che prende il pallone è immarcabile. Fa ammonire Bartesaghi.
YILDIZ 5,5. Sempre sollecitato ma poco lucido, complice forse anche la stanchezza. Si spegne gradualmente durante la partita e viene giustamente sostituito. Ci si aspetta di più da lui.
DAVID 4,5. Malissimo. Tudor prova a dargli continuità e fiducia ma lui non riesce a fare reparto da solo. Arriva tardi su spizzata di Mckennie e poco dopo scivola goffamente su una grande palla di Conceiçao. Sempre anticipato dai colossi del Milan. Impresentabile.
OPENDA 6 (dal 68′). Ha a disposizione poco più di 20 minuti per incidere: non ci riesce, ma si mostra sicuramente più attivo di David e Yildiz.
VLAHOVIC-THURAM 5.5 (dal 68′). Entrambi poco influenti. Thuram ancora non in condizione, mentre Vlahovic compie un recupero gradito dai tifosi dopo un pallone perso. Poco altro.
KOSTIC S.V. (dall’86’).
ALL.TUDOR 5.5. Juventus abbastanza attenta ed equilibrata nella prima frazione, ma anche troppo passiva e timida. Prova a cambiare modulo al 68′ dando più densità a centrocampo, ma i bianconeri continuano ad essere nulli in fase offensiva. Il pubblico non prende bene proprio il triplo cambio e l’atteggiamento conservativo della squadra. Può e deve fare meglio.
Le pagelle del Milan
MAIGNAN 7. Clean sheet che arriva grazie ad un intervento strepitoso su Gatti a inizio ripresa. Mai impegnato per il resto della partita. Decisamente l’MVP della gara.
TOMORI 6. Partita da leader nonostante l’infortunio che lo doveva tenere fuori dal big match. Gioca da titolare e limita Yildiz.
GABBIA 6,5. Domina David con facilità, complice la passività del canadese. Conduce una partita pulita sbrogliando alcune situazioni potenzialmente pericolose. Grande lettura difensiva su Vlahovic nel secondo tempo.
PAVLOVIC 6,5. Lui e Gabbia sono intoccabili nel nuovo Milan. Sempre attivo in fase offensiva offrendo una grande palla a Gimenez e sicuro dietro. Attento e lucido. Ottima prova.
SAELEMAEKERS 5.5. Si fa vedere poco, duella con Cambiaso e Kelly. Tiene sempre bene la sua corsia, ma poteva fare meglio. Praticamente mai pericoloso.
FOFANA 5,5. Lascia qualche spazio a centrocampo e va al tiro nella ripresa, forte ma centrale. Non convince.
MODRIC 6,5. Classica regia pulita e precisa. Nella ripresa sbaglia un passaggio (Breaking News come espresso da Pardo nella telecronaca) e lo stadio giustamente si stupisce. Al 90′ manda in porta Leao che non realizza. Eterno.
RABIOT 6. Il grande ex della sfida assieme al suo allenatore. Si vede poco in fase offensiva ma con fisico e temperamento vince qualche duello importante. Calcia alto da fuori area nella prima mezz’ora.
BARTESAGHI 6. Sostituisce Estupinan con personalità, ma si perde Conceiçao in tre occasioni che diventano poi pericolose. Quando esce il portoghese respira e conduce bene il resto della gara.
GIMENEZ 6,5. Miglior partita della stagione per lui, nonostante sia mancato il gol. Punto di riferimento davanti, se la vede spesso con Gatti e Rugani uscendone bene. Pericoloso al 32′ con un’azione personale e poco dopo con un colpo di testa finito fuori. Si guadagna il rigore e gli elogi di Allegri nel postpartita. Grande prova.
PULISIC 5. Si abbassa, crea, gestisce, imposta. Buona prestazione, ma il rigore sbagliato incide e non poco. Dopo l’errore, un grande cross per Leao che non sfrutta. Sostituito al 74′.
LEAO 4.5 (dal 63′). Entra bene in partita provando a spaventare Di Gregorio con un tiro da centrocampo, poi la debacle. Sbaglia clamorosamente a pochi metri dalla porta, prima col sinistro su assist di Pulisic al 73′ e poi su palla incredibile di Modric al 90+1′. Due match point falliti dal portoghese. Piovono critiche.
LOFTUS-CHEEK (dal 63′)-NKUNKU (dal 74′) 5.5. Non incidono sulla gara e si mostrano insicuri soprattutto in fase di possesso. Il francese si becca un rimprovero dai compagni per un pallone sanguinoso perso nella propria area di rigore. Entrambi timidi.
ALL. ALLEGRI 6. Milan organizzato, ben messo in campo. Nel primo tempo è passivo, ma nel secondo sale in cattedra e domina per abbondanti 20 minuti. Non concede quasi nulla al suo passato e, forse, ai punti avrebbe vinto. Caloroso il suo saluto con i tifosi bianconeri.