
L’UEFA ha approvato in via eccezionale la disputa di Milan-Como a Perth, in Australia, il 7 o 8 febbraio 2026, a causa dell’inagibilità di San Siro per i Giochi Olimpici invernali.
La decisione, definita “sofferta” dal presidente UEFA Aleksander Čeferin, non dovrà essere considerata un precedente per futuri spostamenti all’estero di partite di campionato.
Milan-Como: approvazione storica e condizioni
Questa è la prima volta che due incontri di campionati nazionali – Milan-Como in Serie A e Villarreal-Barcellona in Liga – verranno giocati fuori dai rispettivi territori nazionali.
L’approvazione è arrivata dopo una mediazione del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, vicepresidente vicario UEFA, che ha presentato una relazione all’Esecutivo UEFA convincendolo a concedere una deroga eccezionale.
Čeferin ha sottolineato che le partite di campionato dovrebbero sempre svolgersi in casa, per non privare i tifosi più fedeli e per evitare distorsioni nelle competizioni.
Motivazioni e contesto
La necessità di spostare Milan-Como deriva dall’occupazione di San Siro per i Giochi Olimpici invernali del 2026, che rende lo stadio inagibile in quel periodo. Il Milan ha investito tempo e risorse nel rafforzare il legame con Perth, dove ha già disputato amichevoli di successo: nel maggio 2024 contro la Roma (56.000 spettatori) e nel luglio 2025 contro il Perth Glory (0-9). La società ha anche intensificato la propria presenza sociale in Australia attraverso iniziative della Fondazione Milan, come il progetto “Welcome Football” e attività per il calcio dei non vedenti.gazzetta
Impatto sui tifosi
La maggior parte degli abbonati di San Siro seguirà la partita da casa e riceverà un rimborso, mentre chi vorrà recarsi a Perth dovrà affrontare un viaggio di circa 20 ore con scalo, con costi stimati di almeno 1.200 euro per il volo, più alloggio e biglietto.
Tuttavia, il clima australiano a febbraio sarà favorevole, con temperature tra i 20 e i 30 gradi, e i tifosi potranno contare sulla presenza del fan club milanista locale, attivo dal 2024 con 200 iscritti.
Il visto per l’ingresso in Australia non è richiesto per i cittadini italiani.
Prospettive future
Gravina ha raccomandato che deroghe simili siano concesse solo in “circostanze eccezionali, soggette a criteri rigorosi e trasparenti”, con il consenso di leghe e club coinvolti, per evitare un’internazionalizzazione generalizzata dei campionati nazionali.
L’UEFA ha invitato la FIFA a recepire questi principi nei nuovi regolamenti in fase di definizione, per garantire l’integrità delle competizioni nazionali.