
Sarà una notte di riflessione su Juric in casa Atalanta.
E tutte le dinamiche fanno pensare che l’esonero dell’ex tecnico della Roma è solamente questione di ore.
Gioco latente, risultati non all’altezza
Troppo pochi 13 punti nelle prime 11 giornate di campionato: la Dea fin qui ha vinto solo due partite ed è sprofondata al 13° posto in classifica, a -11 dalla vetta.
Ma non è solo questo a far aprire profonde riflessioni sul croato: il gioco dei bergamaschi latita, alcuni calciatori sono la brutta copia di loro stessi e la squadra non ha dinamiche offensive chiare e letali come poteva averne lo scorso anno con il Gasp.
Inoltre la gestione del gruppo non è delle migliori: le discussioni con Carnesecchi e Lookman confermano le voci di uno spogliatoio non totalmente in mano all’allenatore.
Tre possibili sostituti di Juric
I fischi dei tifosi e la sosta Nazionali sembrano propiziare per terminare anticipatamente l’avventura con il croato ed andare ad iniziare l’avventura con una nuova guida tecnica.
E qui i nomi sono gli stessi del dopo Gasperini.
Piace tanto Raffaele Palladino, che è stato rifiutato dalla Fiorentina e che già in estate aveva aperto a questa possibilità.
Interessa anche Thiago Motta: dell’ex Juventus, ancora sotto contratto con i bianconeri, si apprezzano il modo di far giocare la squadra, molto simile a quello di Gasperini di cui è “allievo”, e della capacità di adattarsi agli elementi che ha.
Outsider potrebbe essere Igor Tudor, promesso sposo dell’Atalanta se Antonio Conte avesse accettato la Juventus in estate. Certo è da vedere se il croato, dopo la cocente delusione, ha ancora energie mentali e fisiche per buttarsi in una nuova avventura. Regolamento alla mano si potrebbe, ma i dubbi permangono.
Dubbi come quelli che l’Atalanta ha su Ivan Juric, con l’esonero ad un passo.