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Dybala non era adatto al Milan? Origi-flop costa quasi lo stesso

Il Milan ha perso quattro derby nel 2023 ed è stato strabattuto in semifinale di Champions. Tra le cause delle sconfitte con l’Inter, si legge su La Gazzetta dello Sport, c’è la diversa profondità delle rose, come ha dimostrato l’assenza di cambi di qualità per Pioli. Il giorno dopo riaffiorano rimpianti e occasioni non sfruttate: tra i mancati acquisti estivi dei rossoneri rispunta come un fiume carsico il nome di Dybala.

Maldini a ragione fa scudo alla scelta di De Ketelaere, finora un flop, che però ha diritto almeno a un test d’appello. Poi ricorda: «Sarebbe stato molto più semplice e meno oneroso andare su un giocatore come Dybala. Ma sarebbe stato un acquisto giusto per il nostro progetto? Sarebbe stato condiviso dalla proprietà? No… Bisogna rischiare con i giovani».

Dybala sarebbe servito più di Origi a questo Milan

In linea di principio, l’obiezione regge se ci si riferisce soltanto a De Ketelaere. Ma appena si considera l’ingaggio di Origi, le pregiudiziali su Dybala inadatto per il Milan diventano friabili, non reggono più. L’argentino lasciato libero dalla Juve ha compiuto 29 anni lo scorso novembre, è passato alla Roma con uno stipendio di 4,5 milioni più bonus. L’attaccante belga, 28 anni lo scorso aprile, percepisce 4 milioni netti: il suo impatto sui conti economici milanisti è quindi di poco inferiore rispetto a Dybala per i romanisti.

Maldini ha azzeccato diversi rinforzi, da Theo a Leao, Maignan e Giroud, non lo scordano nemmeno i vertici di Redbird. La scorsa estate ha provato altri colpi, che però si sono rivelati flop. Comprensibile la difesa d’ufficio di ogni scelta, ma far finta di niente sul fallimento di Origi è negare l’evidenza. Forse con un Dybala in più, il Diavolo avrebbe avuto più chance.

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