Ibrahimovic all’ECA: “Capello mi ha cambiato”
Ibrahimovic all'ECA si racconta tra passato e futuro: "Capello mi ha cambiato, mi volevano altri club, adoro la nuova Champions League"

Zlatan Ibrahimovic all’ECA (ora EFC) a Roma.
L’ attuale partner operativo di RedBird e super consulente del Milan, ha parlato in occasione dell’assemblea ECA (ora EFC) a Roma, ripercorrendo alcune tappe chiave della sua carriera e condividendo riflessioni sul nuovo ruolo dirigenziale rossonero.
Ibrahimovic all’ECA: Il ricordo di Capello e la lezione sul rispetto
Durante il Football Leaders Forum, Ibra ha raccontato un aneddoto risalente ai tempi della Juventus:
“La prima volta che ho visto il mio nome sulla Gazzetta, ero appena arrivato alla Juve. A colazione salutai Capello, ma lui non alzò lo sguardo dal giornale. Così mi ha fatto capire come si ottiene il rispetto del gruppo.”
Un episodio emblematico, che sottolinea l’importanza della leadership silenziosa e del carisma nell’ambiente spogliatoio.
L’arrivo in Serie A: “Il campionato più importante del mondo”
Ibrahimovic ha ricordato gli inizi in Italia, sottolineando il fascino della Serie A:
“Arrivare da giovane stella dell’Ajax nel campionato più importante del mondo, dove giocavano campioni che avevo visto solo sulla Playstation, è stato incredibile.”
Il campione svedese ha anche svelato che, a un certo punto, ha rischiato di trasferirsi in un altro grande club italiano di una città con due top team, senza però fare nomi per non scontentare gli amici.
Champions League: “La nuova formula è straordinaria”
Un passaggio importante dell’intervista è dedicato anche alla nuova Champions League, riformata nel 2024 con 36 squadre in un girone unico:
“È straordinaria, anche i club più piccoli possono divertirsi. I calciatori vogliono giocare il maggior numero di partite possibili ed è giusto così. L’importante è che si salvaguardi la salute degli atleti e che il calendario resti gestibile”.
Il valore della tecnologia: “VAR? Ben venga”
Approvazione anche per la tecnologia in campo:
“VAR? Ben venga se aiuta gli arbitri. L’importante è che sia usata bene e non si perda tempo inutile.”
Nuovo ruolo e futuro
Parlando del suo nuovo lavoro da dirigente, Ibrahimovic ammette:
“Do una mano a un ottimo team, anche se non provo la stessa adrenalina di quando giocavo. Per questo vado ogni giorno in palestra. Ma sto imparando tanto in questa nuova veste.”
Tra le curiosità finali, il sogno di essere allenato da Ferguson e Klopp e un pronostico per il Mondiale 2026:
“Spero possa vincere il Brasile di Ancelotti, che ha il talento magico di trasformare tutto in oro.”