Calcio Italia

Marceddu:"Serie A? Accattivante. Applausi per Sassuolo e Cremo"

Vista la sosta nazionale, ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere con Matteo Marceddu, telecronista di Lega Serie A, Sky Sport e Prime Video. Con il collega abbiamo parlato di Serie A, in particolare di questo avvio di stagione per le neopromosse.

Le parole di Marceddu

1. Che aggettivo useresti per descrivere queste prime 6 giornate di campionato?

ACCATTIVANTE. E’ secondo me l’aggettivo più appropriato. Perché siamo ripartiti dalle certezze di due squadre dominanti come Napoli ed Inter, ed in più abbiamo aggiunto una Juventus che è ripartita dalla continuità con Tudor e da un mercato importante, dalla Roma che ha aperto l’era Gasperini, e da un Milan che con un allenatore più appropriato come Allegri sta dimostrando che i risultati della passata stagione non erano commisurati alle reali potenzialità.

2. Come giudichi l’avvio delle neopromosse? 

Molto positivo, specialmente per quanto concerne l’avvio di stagione di Sassuolo e Cremonese. Mi aspettavo un Sassuolo più sofferente, ed invece l’abitudine della società ad organizzarsi per questi livelli, anche in sede di mercato, credo stia facendo la differenza. Gli emiliani hanno giocatori di livello per il nostro campionato; Berardi lo conosciamo, Laurientè era promesso alla Premier League, si sono poi aggiunti Idzes e Candè da Venezia, l’esperienza di Matic, una punta da doppia cifra come Pinamonti. Stesso lavoro che ha provato ad imbastire la Cremonese: Baschirotto, Pezzella, Grassi, Zerbin, Sanabria e poi…Che vi devo dire della mossa “Jamie Vardy”? Poetica. Sono contento dell’occasione per Davide Nicola, meritava di rimanere in serie A e di essere un allenatore “titolare ed imprescindibile”. Chi avrebbe detto che la Cremo avrebbe perso solo una volta in 6 giornate? Pochi. Tra le neopromosse chi è più in difficoltà è il Pisa, ma ci può stare dopo un’assenza di oltre 30 anni dalla categoria. Tuttavia confido nel lavoro di Gilardino, che anche a Genova con ciò che aveva a disposizione aveva ricavato il massimo. 

3. Che campionato ti aspetti? Ci sarà una qualche sorpresa come il Como dell’anno scorso?

Al momento non mi sbilancerei. Non vedo una squadra attrezzata per ripetere quanto fatto dal Como nella passata stagione, se non il Como stesso. Però mi aspetto che Bologna e Lazio possano competere seriamente per l’Europa, a dispetto degli incidenti di percorso come l’ultimo che ha riguardato Castellanos. 

4. Quale giocatore ti ha sorpreso e quale ti ha deluso?

Sono contento del rendimento di Arijanet Muric, portiere del Sassuolo. E’ un portiere di buonissimo livello per il nostro campionato, cresciuto nel City, l’ho spesso commentato nell’anno della promozione del Burnley dalla Championship alla Premier League. Questa esperienza in Italia lo farà salire di livello. Non c’è una grande delusione, ma come tutti sono in attesa di vedere quanto Vardy potrà entusiasmarci. 

5. La lotta salvezza è sempre dura. Al momento la parte bassa della classifica è corta. Pensi rimarrà così fino alla fine o ci sarà una svolta con un verdetto che arriverà con qualche giornata di anticipo?

Difficile sbilanciarsi dopo sole 6 giornate, ma credo che l’equilibrio sarà lo sfondo lungo l’arco di tutta la stagione. Chi rischia un verdetto sgradito e precoce è a mio avviso il Pisa, ma valuterei attentamente la situazione di Lecce, Cagliari, Torino e Pisa. Mercati poco rinforzanti in alcuni casi, scelte audaci in panchina, rose fortemente sotto pressione per un campionato così livellato come la serie A. Volevamo l’imprevedibilità, e il campionato ce la sta dando sia per gli obiettivi più alti, sia per la lotta retrocessione.