Genoa-Fiorentina: non ci sarà un grande spettacolo
Sfida al Ferraris tra due squadre che, in settimana, hanno cambiato allenatore. Genoa-Fiorentina sicuramente non sarà spettacolare.

Al Luigi Ferraris di Genova va in scena un match delicato tra Genoa e Fiorentina, due squadre alla ricerca di una svolta in un campionato 2025-26 che finora non ha riservato grandi soddisfazioni a entrambe.
Il match è già, a suo modo, storico: mai in Serie A si sono scontrati due allenatori subentranti alla loro prima panchina sulla nuova squadra. De Rossi-Vanoli, dunque, sarà un match nel match, anche se il tecnico del Grifone siederà in tribuna per squalifica.
Stato di forma e contesto
Il Genoa si trova in 18ª posizione ed arriva da un periodo complicato, con una sola vittoria nelle ultime sei partite. La squadra di De Rossi, che ha preso il posto di Vieira, ha evidenziato difficoltà nella gestione del possesso palla e nella fase difensiva, subendo gol su seconde palle e situazioni di palla inattiva, spesso un tallone d’Achille per i rossoblù.
La Fiorentina, ultima in classifica ed autrice della sua peggior partenza in campionato, deve superare alcune problematiche in attacco: la fase offensiva manca di fluidità e concretizzazione, anche se la squadra ha mostrato un buon possesso palla e capacità di costruzione. Inoltre deve ritrovare la lucidità difensiva, fin qui sempre mancata.
Probabili formazioni e moduli
Il Genoa dovrebbe schierarsi con un 3-5-2 classico: Leali in porta; Marcandilli, Ostigard e Vasquez al centro, con Martin e Norton-Cuffy sulle fasce; a centrocampo Masini, Thorsby e Frendrup, mentre in avanti agiranno Colombo e Vitinha.
La Fiorentina risponderà con uno schieramento simile, ma che tenderà ad esaltare gli esterni Fortini e Dodò. Dunque De Gea tra i pali; difesa con Marì, Pongracic, Ranieri; a centrocampo, oltre ai già citati esterni, Sohm, Nicolussi e Mandragora come perni centrali; dietro all’unica punta Dzeko ci sarà Gudmundsson.
Difficile l’analisi tattica
Il match si giocherà molto sulle transizioni rapide e sulla capacità di controllare le seconde palle. Il Genoa, solitamente vulnerabile sulle palle inattive e nelle fasi di non possesso, dovrà migliorare sincronizzazione e marcature, specialmente su Masini e Thorsby, che spesso fanno la differenza nell’impatto aereo.
La mancanza di un perno offensivo per la Fiorentina, visto l’infortunio di Kean, dà la possibilità alla squadra di Vanoli di togliere un punto di riferimento alla difesa del Genoa e ci regalerà un bel duello tra Dzeko ed Ostigard, entrambi abili con il fisico.
Il lavoro di Martin e Norton-Cuffy sarà fondamentale per neutralizzare gli esterni offensivi della Viola: Fortini e Dodò possono rivelarsi clienti scomodi.
Considerazioni finali
Genoa-Fiorentina è un confronto che racconta una lotta di nervi e tattica, dove ogni dettaglio può decidere l’esito finale. La voglia di riscatto da parte di entrambe le squadre apre alla possibilità di vedere un match acceso ed intenso, ma non di certo spettacolare.