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Sacchi: “Milan è in ritardo di mesi. Non capisco la strategia”

Il Milan dà il via all’annata 2024/25 nell’incertezza. Oggi, lunedì 8 luglio, va in scena il consueto raduno a Milanello che apre la nuova stagione e Paulo Fonseca si accinge a guidare il primo allenamento di una squadra lontana dalla completezza, al di là degli assenti per le nazionali. Manca ancora il 9 titolare dopo l’addio di Olivier Giroud, direzione Stati Uniti, ed è sfumato Joshua Zirkzee, prima scelta dei rossoneri. L’ex tecnico del Diavolo Arrigo Sacchi commenta duramente: “Ci vogliono idee chiare, ma qui c’è confusione”.

DUE OPPOSTI DA ZIRKZEE A LUKAKU – Sacchi ha parlato a La Gazzetta dello Sport del momento del Milan, partendo proprio dalle scelte in attacco: “Sfumata la pista Zirkzee, probabilmente per motivi economici, sembrava che puntassero su Lukaku, che non mi fa impazzire. Lì mi si è accesa una lampadina… Mi sono detto: Zirkzee e Lukaku sono uno l’opposto dell’altro. Se a un allenatore prima va bene Zirkzee, non è possibile che dopo gli vada bene Lukaku. C’è qualcosa che non comprendo nella strategia del club. Zirkzee è un attaccante che ama dialogare con i compagni, gioca con la squadra, duetta, triangola. Lukaku è uno che va via di forza, fa salire il gruppo, si basa soprattutto sulle qualità atletiche. Insomma, due universi opposti. Non è possibile che a un allenatore, in mancanza di uno, vada bene quell’altro”.

MILAN IN FORTE RITARDO – Sacchi prosegue: “Resto in attesa dei primi movimenti ufficiali, ben sapendo che ormai siamo in ritardo. Se vuoi fare dei colpi devi avere delle conoscenze, devi sapere dove andare a comprare e devi farlo in primavera. Qui siamo con due o tre mesi di ritardo. E’ logico che adesso i prezzi sono lievitati. È necessario operare in anticipo e con lungimiranza sul mercato per poter strappare i migliori talenti e non ritrovarsi a rincorrere soluzioni dell’ultimo minuto. Il Milan ha bisogno di rinforzi mirati e di qualità, ma anche di una strategia di mercato chiara e ben definita. La competenza e la rapidità nelle operazioni di mercato sono cruciali e, al momento, vedo che siamo indietro rispetto ad altri club europei”.

FONSECA DEVE DARE INDICAZIONI – Diventa centrale il ruolo di Fonseca sul mercato, capire quali siano le sue idee: “Questo è fondamentale – evidenzia Sacchi -. La squadra la deve fare l’allenatore, su questo non ho nessun dubbio. I dirigenti sono bravissimi con le questioni di finanza e di marketing, però i calciatori li deve scegliere il tecnico perché sarà lui ad allenarli e schierarli in campo. Non so quali siano le richieste di Fonseca, né le sue idee. È importante che vi sia una sintonia perfetta tra allenatore e dirigenza, in modo che si possano evitare fraintendimenti e confusioni che rischiano di compromettere la competitività del team. Fonseca dovrà avere la libertà e il supporto per costruire il Milan in base ai suoi principi di gioco e alle sue preferenze tattiche”.