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The day after - L'Inter c'è e risponde al Napoli: corsa a due per lo Scudetto?

Dopo il rocambolesco 4-4 contro la Juventus, l’Inter torna al successo in campionato. Lo fa in maniera netta; il 3 a 0 contro l’Empoli (toscani in dieci dal 31′ per l’espulsione di Goglichidze) certifica il quarto successo in campionato nelle ultime cinque partite e permette ai nerazzurri di restare agganciati al Napoli capolista ora a +4 dai nerazzurri e che il prossimo 10 novembre si sfideranno in uno scontro diretto che si prospetta infuocato.

Dallo Stadio “Carlo Castellani” di Empoli sono tanti gli spunti interessanti. Sommer mantiene la propria porta inviolata. Se fino a qualche mese fa non faceva notizia oggi si. I nerazzurri nelle ultime 5 partite hanno incassato ben 6 reti, troppe per una squadra che punta a vincere lo Scudetto. Sicuramente la superiorità numerica ha permesso ai nerazzurri di avere maggiori possibilità ma hanno dimostrato di avere molta pazienza e di saper gestire il pallone senza sbavature.

Con l’assenza di Çalhanoğlu, Inzaghi preferisce Frattesi a Zieliński e Asslani. Il centrocampista ha risposto con una buona prestazione caratterizzata da una doppietta contro la sua ex squadra. E’ la prima in Serie A, il romano sale a 3 reti e certifica la sua importanza in fase realizzativa. Una vera arma in più.

L’altra nota positiva è il gol di Lautaro Martinez. Inzaghi ha deciso di lasciarlo in campo fino alla fine proprio per dargli la possibilità di andare in gol. Da ex attaccane l’allenatore dell’Inter ha capito l’importanza e il Toro ha risposto con una rete importante. Non determinate ai fini del risultato ormai acquisto ma per lui stesso e l’esultanza rabbiosa ne è una forte dimostrazione. Un gol che equivale ad un record perché l’argentino diventa il miglior marcatore straniero nella storia dell’Inter.

Un’altra nota positiva è l’ingresso in campo di Taremi che rispetto alle altre circostanze è sembrato avere voglia incidere. Per ora è fermo a quota un gol (quello in Champions League contro la Stella Rossa su rigore) e in campionato ha giocato solo una partita da titolare poi è sempre subentrato. Non è facile imporsi soprattuto quando davanti ai Lautaro e Thuram ma l’iraniano ha tutte le capacità ed un’esperienza per poter fare bene e apportare più gol alla squadra.

L’esame di maturità per Simone Inzaghi e per questa Inter che oggi non sembra essere brillante come nella passata stagione sarà il 10 novembre quando a San Siro arriverà il Napoli di Antonio Conte. Una partita che potrà dire molto in ottica Scudetto.

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